Sensibilizzare lo spettatore alle questioni ambientali e sociali che si intrecciano al mondo del lavoro, coinvolgendolo attraverso il potere del grande schermo. Questo è l’obiettivo dell’annuale appuntamento organizzato a Sesto San Giovanni (MI), intitolato “Labour Film Festival”, giunto alla sua tredicesima edizione.
Unica in Italia, una delle quattro nel panorama europeo, la kermesse cinematografica dedicata al mondo del lavoro, promossa da Cisl e Acli Lombardia con il cinema teatro Rondinella, torna dal 4 settembre al 5 ottobre 2017.
Anche quest’anno il festival si articolerà su tre sezioni: Labour.Short, dedicata ai cortometraggi, Labour.Doc, ai documentari, e Labour Film, i lungometraggi di fiction. Complessivamente, l’edizione 2017 conta ben 17 appuntamenti, 29 proiezioni e quattro serate “speciali”, a partire dai focus su “Il lavoro nel cinema di Ken Loach” (14 settembre) e Aki Kaurismaki (25 settembre).
«Ci sono diversi modi di approcciare i temi del lavoro, del suo significato, della sua importanza, in una società che si evolve con rapidità e scarti a volte difficili da interpretare – aveva sottolineato Osvaldo Domaneschi, l’allora segretario generale Cisl Lombardia, durante l’edizione dello scorso anno, –. Abbiamo scelto di usare anche il linguaggio del cinema per offrire spunti di riflessione sui temi del lavoro. Il Labour Film Festival è una rassegna dedicata al lavoro, ma anche all’uomo e alla società».
Protagonisti delle numerose storie che verranno proiettate, calzolai, giostrai e contadini, ma anche precari e truffatori. Storie per raccontare vizi e virtù legate al mondo del lavoro e di chi lo vive giorno dopo giorno.
Tra le novità proposte dal festival, “Bianco fiore Nero”, il documentario di Elisa Bucchi e Nicola Bogo, in proiezione l’11 settembre, prodotto da Iscos Emilia Romagna che racconta la complicata filiera del fiore reciso che si spinge ben oltre i confini europei, arrivando in Etiopia e Kenya.
Novità dell’edizione 2017 la serata dedicata ai corti, prevista in data 28 settembre, nel corso della quale il pubblico del Rondinella assisterà a otto cortometraggi e avrà il compito di conclamarne il migliore.
Ulteriore particolarità di questo festival, molto apprezzato per la sua originalità, è il suo arricchirsi di proposte “aggregative”, come l’AperiLabour proposto per l’edizione 2016, e l’enodegustazione del 2017: momenti ideati proprio per favorire il dialogo e la discussione tra il pubblico sui film e i temi proposti.
A conclusione della rassegna, presso la Casa delle associazioni e del volontariato, è stata inoltre organizzata una serata a tema dal titolo “Sguardi su lavoro e diritti” con la proiezione di “We the workers”, documentario sulla condizione dei lavoratori in Cina di Wenhai Huang.
Anche quest’anno il festival vede il contributo di importanti media partner come Avvenire, Il diario del lavoro, Il Segno, Radio Marconi, Conquiste del lavoro, Labor Tv e Job notizie. Si svolge con il patrocinio del Servizio per la pastorale sociale e il lavoro della Diocesi di Milano, di Europa Cinemas e della Banca di credito cooperativo, in collaborazione con il Circolo Acli San Clemente, Lombardia Servizi e BiblioLavoro.
Un appuntamento imperdibile per chi vuole addentrarsi a 360° nel mondo del lavoro, nella sua sfera psicologica e ambientale, tra gioie e dolori, all’interno di un contesto, come quello del Labour Film Festival, dove poter condividere le proprie opinioni e le proprie esperienze.